Lo spagnolo Avaro Quiros ha vinto con 277 colpi (73 68 68 68), undici sotto par, un combattuto Omega Dubai Desert Classic, ottavo torneo stagionale dell’European Tour che ha concluso il ciclo di quattro in sequenza negli Emirati Arabi.
Sul percorso dell’Emirates Golf Club (par 72) a Dubai, il 28enne di Guadiaro ha colto il quinto titolo in carriera grazie di un giro pazzesco in 68 colpi nel quale ha messo insieme una “hole in one” alla buca 11 (par 3, metri 155), un triplo bogey (8ª), un eagle, quattro birdie e un bogey.
Quiros ha superato di un colpo il danese Anders Hansen e il sudafricano James Kingston, di due il francese Jean-Baptiste Gonnet, l’australiano Scott Strange e l’iberico Alvaro Velasco e di tre il sudafricano Thomas Aiken e lo svedese Fredrik Andersson Hed.
Flop finale dei grandi favoriti a iniziare dal nordirlandese Rory McIlroy, in vetta dopo 54 buche insieme ad Hansen e ad Aiken, e finito al 10° posto con 282 dopo un 74.
Non è andata meglio a Sergio Garcia e a Tiger Woods, che erano a un colpo dal trio di testa, terminati entrambi 20.i con 284 dopo un rovinoso 75. Al 15° posto con 283 l’inglese Lee Westwood, numero uno mondiale, lo statunitense Ben Curtis e lo spagnolo José Maria Olazabal, e al 31° con 286 il tedesco Martin Kaymer, numero due nel world ranking.
Non hanno superato il taglio dopo 36 buche i due italiani in gara, Edoardo Molinari, 72° con 145 colpi (72 73), e Matteo Manassero, 120° con 150 (72 78), stessa sorte toccata anche al danese Thomas Bjorn, che la scorsa settimana si era imposto nel Qatar Masters, e allo statunitense Mark O’Meara.
Non ha partecipato Francesco Molinari, divenuto pochi giorni prima della gara papà di Tommaso.
Quiros, gratificato con un assegno di 301.353 dollari su un montepremi di 1.820.000 euro, è nel tour dal 2007 e da quel momento ha mantenuto la media di un successo all’anno.
La sua “buca in uno” è stata la terza del torneo: le altre due sono state siglate entrambe alla 7ª (par 4 di 170 metri), dal francese Raphael Jacquelin (20°) nel terzo giro e dall’inglese David Howell (uscito al taglio) nel primo.


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