venerdì 14 ottobre 2011

Anthony Grenier nel Roma Golf Open è in vetta



Il francese Anthony Grenier è stato il protagonista della prima giornata del Roma Golf Open, il torneo del Challenge Tour e del Pilsner Urquell Pro Tour che s sta svolgendo sul rinnovato e impegnativo percorso dell’Olgiata GC (par 71) a Roma. 

Il 36enne di Seignosse Bourg ha girato in 63 colpi, otto sotto par, e ha chiuso con un colpo di margine sullo spagnolo Adrian Otaegui (64, -7). Al terzo posto con 66 (-5) lo scozzese Callum MacAulay, il portoghese José-Filipe Lima, il francese Victor Riu e l’inglese Sam Little.

Il migliore degli italiani è stato Federico Colombo, 12° con 68 (-3), e sono in alta classifica anche Andrea Pavan e Alessandro Tadini, che insieme al primo corrono per le ‘carte’ che danno accesso all’European Tour 2012: sono 20.i con 69 (-2) affiancati da Gregory Molteni e dall’inglese Daniel Denison.

Al 32° posto con 70 (-1) Marco Bernardini, Matteo Delpodio e Nunzio Lombardi, con i quali è anche l’inglese Jamie Moul.

In difficoltà l’altro inglese Tommy Fleetwood, leader della money list, 50° con 71 (par).

Si trovano oltre il limite del taglio Andrea Signor, 79° con 73 (+2), Emanuele Canonica, Federico Elli, Nino Bertasio, Leonardo Motta e Luca D’Andreamatteo 88.i con 74 (+3), Mattia Miloro e Andrea Perrino 100.i con 75 (+4), Andrea Maestroni 107° con 77 (+6) e Alessio Bruschi 110° con 78 (+7).

Grenier, che ha segnato nove birdie, di cui sette nelle buche di rientro (parziale di 29) e un bogey, non ha mai vinto nel circuito. Ha passato gli ultimi mesi in Francia per dedicarsi a un nuovo drivign range vicino casa ed è stato il primo a rimanere sorpreso dal risultato:”Praticamente sono stato fermo tutto il mese scorso - ha spiegato - non ho tirato una palla e nemmeno ho eseguito putt. Sono sceso in campo sereno, senza aspettative, tanto per godermi la bella giornata di sole e tutto ha funzionato bene. Spero che avvenga lo stesso domani”.


Qualche problema per Pavan, che gioca in casa: “E’ stato un buon giro, ma ho pagato dazio per un paio di brutti colpi, come il doppio bogey alla buca 10 con un ferro nove in mano. Quell’errore mi aveva un po’ scosso, ma sono riuscito a rimanere calmo, ho continuato a puttare bene con una bella chiusura alla 18. Il campo è molto bello. Mi è sempre piaciuto questo percorso e ora è ancora più stimolante. Sono stati avanzati alcuni tee, i green sono molto morbidi. Domani non credo che ci saranno ancora questi score così bassi, perché è prevista una giornata ventosa. Giocare in casa mi ha creato un po’ di tensione soltanto all’inizio, poi mi sono sciolto e ho pensato unicamente alla gara”. Nel suo score sei birdie, due bogey e un doppio bogey.

Colombo ha offerto un gran finale: “Sono soddisfatto, d’altronde quando si termina sotto par il risultato è sempre positivo. Ho trovato un campo molto più impegnativo rispetto al passato: la buca 11 e soprattutto la 15 con le ultime modifiche sono diventate molto ostiche. Mi rammarico per i tre putt alla 10 che hanno causato uno dei due bogey di giornata, ma aver concluso il giro con tre birdie nelle ultime quattro buche mi fa ben sperare per il prosieguo del torneo. Vivo un buon momento, come testimonia anche l’ottavo posto della scorsa settimana in Francia”. Per lui cinque birdie e due bogey.

Gregory Molteni ha firmato il suo score con tre birdie e un bogey, “Ho disputato un giro - ha detto - molto regolare e senza particolari acuti. Purtroppo non sono riuscito a far volare molto la pallina. Le modifiche apportate al campo lo hanno reso sensibilmente più difficile: ci sono buche, come la 11, veramente molto impegnative. Sto attraversando un buon periodo di forma, rimango costante sul gioco lungo e si vedono miglioramenti anche con il putter. Spero di uscire da questo stato di limbo in cui mi trovo da un paio di anni e tornare rapidamente al top della condizione. Ottenere un risultato importante nel Roma Golf Open sarebbe un buon viatico in vista dello Stage 2 della Qualifying School, che spero di superare per poi giocarmi le mie carte nella finale per accedere al tour maggiore”.

Marco Bernardini sta pensando soprattutto al futuro: “Ho giocato bene, la condizione è buona, ho segnato cinque birdie, ma i due doppi bogey nello score sono stati una eccessiva punizione. Comunque ritengo il 70 odierno un discreto risultato. Il percorso è magnifico sotto ogni aspetto. Spero di ottenere un buon piazzamento qui a Roma e poi mi guarderò intorno. Non ho superato la Qualifying School dell’European Tour e ora valuto la possibilità di partecipare alle selezioni per l’Asian Tour o per il circuito sudafricano”.

 

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