domenica 9 febbraio 2014

Cheyenne Woods vince il Volvik RACV Ladies Masters. Giulia Molinaro 58ª


Giulia Molinaro ha recuperato qualcosa con un parziale di 69 (-4) finale terminando 58ª con 295 colpi (77 72 79 69, +3) nel Volvik RACV Ladies Masters, secondo torneo stagionale del Ladies European Tour svoltosi sul percorso del RACV Royal Pines Resort (par 73), a Benowa nel Queensland in Australia e vinto dalla statunitense Cheyenne Woods (276 - 69 67 71 69, -16), nipote di Tiger Woods.

La Woods, 24 anni nel prossimo luglio e nativa di Phoenix in Arizona, ha avuto ragione della brillante dilettante australiana Minjee Lee (278, -14) che ha provato a contrastarla fino alle ultime battute. In terza posizione con 280 (-12) la svedese Camilla Lennarth e la sudafricana Stacy Lee Bregman, in quinta con 283 (-9) le coreane Minsiun Kim e So Young Lee (Am) e la svedese Caroline Hedwall, in ottava con 284 (-8) la spagnola Belen Mozo e l’americana Jessica Korda, in decima con 285 (-7) la taiwanese Yany Tseng, ex leader mondiale, l’inglese Charley Hull e la francese Gwladys Nocera.

Iniziato l’ultimo turno con un colpo di margine sulla Bregman e con due su Minjee Lee, la Woods ha realizzato subito un bogey, poi ha frenato con un birdie alla 4ª buca. La Lee, dopo un bogey in avvio, ha infilato tre birdie di fila e all’8ª ha raggiunto l’americana, mentre la Bregman ha alzato bandiera bianca con due bogey. Dalla buca 9 la Woods ha cambiato marcia e con quattro birdie e un parziale di 69 (-4) ha ottenuto il primo titolo nel circuito, mentre la sua rivale di birdie ne ha segnati solo due per lo stesso score, insufficiente per vincere ma sicuramente foriero di grande soddisfazione per aver combattuto ad armi pari con le proettes.

La Molinaro ha fatto percorso netto con quattro birdie. Sono uscite al taglio dopo due giri Diana Luna, 71ª con 150 (76 74, +4) e fuori per un colpo, e Giulia Sergas, 80ª con 151 (77 74, +5).

“Questo è un risultato enorme per me” ha detto la Woods, gratificata con 37.500 euro su un montepremi di 250.000 euro. “Sono riconoscente al LET - ha continuato - che mi ha dato l’opportunità di giocare e quindi di poter seguire da vicino tante ottime giocatrici, comprese coloro che hanno fatto parte della squadra di Solheim Cup. Osservandole, ho appreso parecchie cose e ho fatto sensibili progressi. Il mio allenatore, durante il lavoro invernale, mi aveva detto che questo poteva essere il mio anno e ha avuto ragione. No, la vittoria non mi ha sorpreso, anche se ero reduce da un taglio in Nuova Zelanda. Sono venuta qui in Australia molto concentrata, con altra mentalità, più positiva, e ho rivisitato un paio di cose nel gioco. Sin dal primo giro mi son resa conto che potevo vincere e ho perseguito l’obiettivo con piena determinazione. Con il nome che porto e con lo aspettative che crea ho avuto sempre addosso tanta pressione, ma ora so di poter competere ad armi pari con tutte le migliori”.

Cheyenne Woods ha avuto quale primo maestro Earl Woods, il padre di Tiger. Ha giocato per la squadra del Xavier College Preparatory e ha vinto per due volte consecutive l’Arizona 5A State Championship (2006-2007) e complessivamente una trentina dì gare da amateur. Si è laureata alla Wake Forest University nel 2012 e a maggio dello stesso anno è passata professionista. In agosto si è imposta in un evento del SunCoast Ladies Series, un tour minore, Nel 2013 ha disputato dodici gare nel LET subendo tre tagli e ottenendo quali migliori piazzamenti il 12° posto nella Lalla Meryem Cup e il 18° nell’Honma Pilsen Golf Masters, terminando 76° nell’ordine di merito. Con il successo ha ricevuto anche un’esenzione di due anni nel tour, dove potrà giocare a tempo pieno senza dover più entrare attraverso prequalifiche e inviti.

Nella prossima settimana Molinaro, Luna e Sergas parteciperanno all’Australian Women’s Open (LPGA e LET, 13-16 febbraio) sul tracciato del Victoria GC a Cheltenham, nei pressi di Adelaide, sempre in Australia.

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